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La cultura del pettegolezzo in azienda: come sradicare e limitarne i danni

Per molti dipendenti entrare in contatto con i colleghi e costruire una relazione che renda la vita aziendale piacevole e divertente è una parte importante dell’andare al lavoro. In un posto di lavoro sano, i colleghi si sentono interessati alla vita degli altri ed entusiasti di condividere le notizie tra loro.

Ma, come tutti sappiamo, la comunicazione tra i dipendenti può prendere una brutta piega se cominciano a diffondersi voci che prendono di mira determinati colleghi, con lamentele dietro le spalle, alimentando una cultura di sfiducia e negatività. Nella realtà delle cose, il clima si guasta quando comincia a serpeggiare il pettegolezzo.

Che cos’è un pettegolezzo?

È una chiacchiera indiscreta e malevola sul conto di qualcuno, è un commento malizioso e inopportuno sul comportamento di una o più persone.

I bravi leader sanno come distinguerli dalle forme più innocue di battute sul posto di lavoro e si sforzano di sradicare le cause alla base dei pettegolezzi così da eliminarli completamente. Se i pettegolezzi tossici non vengono affrontati possono causare danni seri e persino cause legali.

Ma perché la gente sparla?

Nella maggior parte dei casi sparlare è un modo di scappare dai propri problemi, non risolverli preoccupandosi più dell’ambiente circostante: “tanto più lo scredito, tanto meno io mi sento inferiore”. Sparlare è un meccanismo di difesa.

Distinguere il pettegolezzo dalla comunicazione amichevole 

La cosa principale che distingue il gossip da altre forme di comunicazione è che fa stare male gli altri dipendenti – sgraditi, alienati, presi di mira – o danneggia la loro reputazione. In questo modo, il gossip rientra nello stesso tipo di comportamenti scoraggiati del bullismo, della maleducazione e delle molestie.

Qualsiasi tipo di messaggio, conversazione o comunicazione che faccia sentire i dipendenti in questo modo dovrebbe essere contrario alla politica aziendale, sia che avvenga in ufficio che online.

La prima cosa che datori di lavoro, manager e responsabili risorse umane devono capire è che i dipendenti hanno il diritto legale di discutere tra loro questioni e problemi legati al posto di lavoro, inclusa la loro retribuzione. Questo tipo di comunicazione è protetto dalla sezione sette del National Labour Relations Act . Qualsiasi regola o politica che limiti inavvertitamente questo tipo di comunicazione in nome della riduzione dei pettegolezzi sul posto di lavoro può essere problematica dal punto di vista legale.

I tribunali hanno continuato a ritenere i datori di lavoro responsabili delle molestie dei dipendenti, sia che tali molestie avvengano in loco in ufficio o online tramite e-mail, messaggi di chat o post sui social.

Le politiche dovrebbero chiarire che un cattivo comportamento è un cattivo comportamento, indipendentemente da dove si verifica. I dipendenti devono comprendere che anche i messaggi privati possono essere utilizzati come prova in un’indagine per molestie se un dipendente li mostra a un manager.

Il pettegolezzo, discriminante e malevolo, è cosa ben diversa dalla comunicazione amichevole che, invece, è necessaria per favorire e mantenere il benessere tra le persone al lavoro.

Quali sono i costi del pettegolezzo in ufficio? 

Qualche lamentela sul capo o su altri colleghi esiste in qualsiasi posto di lavoro. Ma se queste lamentele si trasformano in accuse infondate, vessazioni o speculazioni che provocano gravi disagi sul posto di lavoro, le ripercussioni si fanno evidenti.

Ecco alcune conseguenze dei pettegolezzi tossici in ufficio:

  • Produttività persa
    Essere oggetto di pettegolezzi rendono davvero difficili la motivazione e la concentrazione: stressa e deconcentra dal lavoro che si deve svolgere. Inoltre, interrompe e distrugge le relazioni che è necessario mantenere in buona salute per svolgere bene il proprio lavoro, oltre che danneggiare -di conseguenza- la produttività.
  • Mancanza di coinvolgimento
    Voci e pettegolezzi possono erodere la fiducia dei dipendenti nei confronti di manager e leader. Quando i dipendenti sono confusi su quale direzione stiano prendendo i leader, possono seguire confusione e divisione. Ad esempio, se ci sono voci infondate secondo cui i licenziamenti stanno arrivando, le persone potrebbero cercare un lavoro migliore, indipendentemente dal fatto che i licenziamenti previsti abbiano una base nella realtà.
  • Maggiore turnover dei dipendenti
    Sentimenti feriti, voci infondate e un ambiente di lavoro tossico possono indurre anche i migliori dipendenti a partire per pascoli più verdi. Il turnover dei dipendenti è sempre oneroso a causa dei costi di assunzione e delle conoscenze perse. E senza quei migliori dipendenti, si potrebbe scoprire che l’azienda non è in grado di tenere il passo con i concorrenti.

Come mettere fine ai pettegolezzi sul posto di lavoro

Non tutti i tipi di pettegolezzi al lavoro provengono da malintenzionati. Alcuni pettegolezzi nascono perché i dipendenti si sentono ansiosi e sentono di non avere altre risorse al di fuori della speculazione. Ecco perché prima di intraprendere qualsiasi azione si devono identificare le cause alla radice.

La soluzione è solitamente una sana dose di empatia.

I dipendenti che apprezzano i sentimenti degli altri e sanno cosa significa agire con rispetto non diffondono voci offensive. I leader che sono veramente in contatto con quello che i loro dipendenti pensano e sentono e agiscono nel loro migliore interesse ispirano fiducia invece di generare ansia.

Che tipo di pettegolezzi -e su quali argomenti- circolano in ufficio?

Se il pettegolezzo è personale e prende di mira altri dipendenti, potrebbe essere un caso di molestia o bullismo, o semplicemente un dipendente che sta intossicando l’ambiente di lavoro con la sua energia negativa. Se si individuano le persone che stanno diffondendo queste voci, è bene ricordare loro gli standard comportamentali e intervenire con provvedimenti disciplinari se necessario.

Se i pettegolezzi riguardano la direzione dell’azienda, come decisioni di assunzione, nuove politiche o potenziali licenziamenti, la responsabilità delle voci potrebbe ricadere sui leader. Se i dipendenti hanno motivo di credere che i leader non sono trasparenti riguardo alle loro azioni e motivazioni o non si sentono a proprio agio nel chiedere chiarimenti sui temi sui quali si stanno interrogando è probabile che condividano tali riflessioni con i colleghi.

Il pettegolezzo non dev’essere lasciato al caso. I buoni datori di lavoro assumono persone che mostrano una forte empatia e addestrano manager e dirigenti su come rispondere di fronte alla diffusione dannosa di voci. I migliori programmi di formazione offrono la possibilità di mettere in pratica tali risposte prima di confrontarsi con lo scenario nella vita reale. 

La condivisione, il dialogo, il coaching e l’ascolto aiutano lo staff a modificare il loro comportamento quotidiano, che alla fine si aggiunge a una cultura della civiltà che resiste alla prova del tempo.

Dal nostro blog: leggi di più su cos’è e come si misura il clima aziendale e come il coaching & counseling sono d’aiuto alla felicità delle persone in ufficio.

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