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Giovani e Lavoro: cosa cercano?

Ma perché, in tempi duri come questi, i lavoratori preferiscono lasciare il posto fisso? 

Negli ultimi anni c’è un fenomeno nuovo che preoccupa l’economia e le imprese: stiamo assistendo ad un fuggi fuggi collettivo (e volontario) dalle aziende che Anthony Klotz della Mays Business School del Texas ha ribattezzato con il nome di Great Resignation

Alcune ricerche supportano l’idea che il fenomeno sia da interpretare come l’inevitabile conseguenza di un processo di rivalutazione delle priorità e di una rifocalizzazione dei valori da parte delle persone. Le sue principali cause scatenanti sono, da un lato, la scoperta dei benefici collegati ad orari e luoghi di lavoro flessibili associati al nuovo modo di lavorare a cui ci ha costretto il lockdown; dall’altro, l’insoddisfazione che spesso si prova sui luoghi di lavoro (che ha messo le sue radici ben prima dello scoppio della pandemia, ma che senza dubbio l’ha amplificato non poco) e la riscoperta di bisogni personali e valori, tra cui l’esigenza di mettere noi stessi, la nostra felicità e la nostra vita privata al primo posto . 

Salute e benessere stanno quindi diventando sempre più importanti per i lavoratori e questo li spinge alla ricerca di un nuovo equilibrio tra lavoro e vita privata.

Questo fenomeno sembra riguardare in particolar modo i giovani che non si accontentano più (soltanto) del posto fisso. Non siamo noi a dirlo, ma una recente ricerca dell’AIDP (confermata anche da un report di Randstad) secondo la quale circa il 70% di chi si dimette volontariamente dalla propria azienda ha un’età compresa tra i 26 e i 35 anni. Dunque, l’idea che sia necessario effettuare un cambio di prospettiva sul ruolo del lavoro e che serva un ribilanciamento tra vita privata e lavorativa è particolarmente vera soprattutto per la Generazione Z e per i Millenials.

Quali sono gli aspetti fondamentali che ricercano oggi i giovani nel mondo del lavoro e per i quali decidono se investire tempo e risorse in quel contesto professionale?

Beh, se hai un’azienda devi sapere che tra i valori richiesti oggi dai giovani c’è la ricerca delle relazioni, la crescita personale e professionale, la meritocrazia, la flessibilità.

Se in passato, quando per molti la carriera era più importante della vita personale, potevamo chiudere un occhio riguardo ai problemi legati al contesto lavorativo, oggi non possiamo più permettercelo.

Le nuove generazioni cercano un ambiente di lavoro dove costruire relazioni sane, dove sentirsi apprezzate e dove vedere valorizzati i loro talenti, in un clima aziendale piacevole ed equilibrato. Vogliono che il lavoro sia uno strumento per realizzarsi, e non sentirsi più uno strumento del lavoro.

Tra i nuovi valori che stanno particolarmente a cuore ai giovani ne spicca anche uno molto attuale e importantissimo per la società: la sostenibilità e la cosiddetta Corporate Social Responsibility sono elementi essenziali per rendere un’organizzazione attrattiva per i giovani d’oggi.

E non è finita qui!

Il coinvolgimento gioca un ruolo fondamentale: pensa che l’86% dei Millennial accetterebbe la riduzione del proprio salario pur di lavorare in un ambiente che ha a cuore l’engagement del personale e la sostenibilità.

Un altro elemento di cui i giovani sentono di avere bisogno, ma che non sempre gli è concesso è la formazione. Molto spesso capita di sentire lavoratori ormai navigati lamentarsi di nuovi arrivati presuntuosi che si credono già capaci di tutto: a volte si sentono solo in difetto e si mettono immediatamente sulla difensiva, quando invece avrebbero solo bisogno di qualcuno che gli spieghi come fare, perché nessuno gliel’ha mai insegnato.

Ecco che lo stereotipo legato ai giovani che non hanno voglia di lavorare lascia il posto ad una realtà molto più profonda e diametralmente opposta: la voglia di fare c’è (ed è tanta!) e porta con sé consapevolezza rispetto al ruolo del lavoro come strumento di autorealizzazione (senza però prescindere dall’equilibrio tra vita personale e professionale) e l’esigenza di generare valore non solo per sé, ma anche per gli altri.

“Ho paura di lasciare al mondo soltanto denaro, che il mio nome scompaia tra quello di tutti gli altri”

canta Damiano dei Måneskin nella loro canzone Vent’anni: i giovani di oggi vogliono realizzarsi, vogliono lasciare il segno, valorizzare le proprie distintività e riconoscono nel lavoro lo strumento attraverso il quale raggiungere questo obiettivo, ma non sempre trovano l’ambiente adatto a farlo.

Se vuoi migliorare il clima che si respira nella tua azienda e cerchi una mano nella selezione dei candidati più adatti alle tue esigenze per poterli valorizzare al massimo, noi siamo qui per questo!

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